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CAGLIARI. L'opposizione grida a gran voce, in mille modi diversi, un sonoro "L'avevamo detto". Per Fratelli d'Italia la sentenza della Corte costituzionale che dichiara illegittimo il commissariamento delle Asl sarde "è un colpo da ko per l’Armata Brancaleone che sgoverna la Sardegna". Per la Lega "è finita come era prevedibile: una riforma-farsa che viola le norme statali e si scontra con i principi costituzionali". Secondo i Riformatori ora "il sistema resta inchiodato e a pagare il prezzo di questa improvvisazione saranno ancora una volta i sardi".
La sentenza depositata ieri, con la quale la Consulta ha definito illegittima la legge che aveva mandato a casa i manager, è arrivata come un terremoto a poche ore dalla vigilia di Natale, costringendo Todde e i suoi a mettersi subito al lavoro. Dalla Regione, infatti, arriva solo questa dichiarazione: "Gli uffici sono già al lavoro per analizzare la sentenza e nelle prossime ore si valuteranno con attenzione tutti gli aspetti relativi e le azioni da intraprendere. Il nostro percorso di rilancio della sanità sarda, nel solo interesse dei cittadini sardi e del diritto alla cura, non è in alcun modo in discussione”.














