CAGLIARI. Ieri è arrivato il via libera in Consiglio comunale al nuovo Plus 2026–2028, il Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona.
"Il piano", dice il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, "rappresenta un atto centrale della programmazione sociale e sociosanitaria cittadina, definendo come l’ente locale, il distretto sociosanitario e il terzo settore, attraverso la rete dei servizi, garantiscono diritti e prestazioni sociali a tutte le cittadine e i cittadini in condizione di fragilità. Il piano è l’esito di un percorso partecipato iniziato il 3 Dicembre 2024 con la presentazione del Bilancio sociale 2023 e l’avvio ufficiale della Conferenza di programmazione. Con lo strumento di programmazione integrata socio-sanitaria vengono confermati e potenziati: il sostegno alle famiglie, ai minori e nuove generazioni; i servizi essenziali con la ASL quali cure territoriali, dimissioni protette, domiciliarità e servizi di prossimità per gli anziani e i non autosufficienti; gli interventi contro la violenza di genere; i progetti di inclusione per la disabilità; gli interventi a contrasto della grave marginalità adulta".
Un progetto "che integra gli aspetti sociali e sanitari in un unico approccio in cui i numeri diventano scelte politiche e le scelte politiche diventano vite concrete", spiega sui social il consigliere del Pd Davide Carta, "Il Plus non è un documento astratto è un progetto di costruzione della comunità e di una città che si prende cura delle sue fragilità".
I dati. Il sistema dei servizi sociali in città riguarda "migliaia di persone ogni anno e muove da 90 a 100 milioni di euro di risorse pubbliche", dice Carta, "Il PLUS serve a una cosa fondamentale: non disperdere queste risorse, ma usarle in modo integrato, giusto, responsabile".
Sui minori in particolare: "Ogni anno a Cagliari 1.100 minori sono in cura ai servizi sociali ed altre migliaia sono seguiti dai servizi educativi. Centotrentacinque minori sono in struttura e solo 40 in affido familiare. La vera sfida non è costruire più strutture, ma evitare che un minore debba arrivarci. Per questo il nuovo PLUS rafforza le misure di accompagnamento delle famiglie, l’educativa di strada, l’affido, l’affido culturale: strumenti che valgono molto di più, perché tengono insieme i legami, la comunità, la speranza".
Dall'opposizione lancia un attacco il consigliere del Gruppo Misto Roberto Mura: "Come opposizione ci siamo astenuti nella votazione sul Plus perchè il piano presenta alcune cose positive ma è ancora caratterizzato da una visione puramente assistenzialista ed è reso instabile dal fatto che è stato scritto insieme ai commissari destiituiti dalla Todde. Inoltre è clamoroso che gli asili nido abbiano un ruolo così secondario nel piano delle politiche sociali: al contrario rappresentano una delle politiche familiari più efficaci".













