CAGLIARI. Brutale aggressione nei confronti di un uomo, che era stato colpito con una mannaia, all'alba del 6 dicembre scorso, davanti a un “circolo privato” a San Michele a Cagliari, La Polizia di Stato ha tratto in arresto un 40enne per l’ipotesi di reato di evasione dal proprio domicilio. È finito in carcere un quarantenne pregiudicato cagliaritano, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, dopo aver violato le prescrizioni.
L’uomo, noto alle forze dell’ordine, era destinatario di una misura cautelare per varie ipotesi di reato tra cui detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, furto aggravato e rapina aggravata.
All’epoca, le indagini svolte dalla Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile, si erano incentrate su un altro circolo privato nel quartiere di Mulinu Becciu luogo dove l’indagato aveva intrapreso una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti ed entrambi erano stati destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Nonostante ciò, il pregiudicato, il 6 dicembre., evadendo dalla propria abitazione, si era recato nel menzionato “locale abusivo” a San Michele dove, alle prime luci del mattino, aggrediva con ferocia la vittima, colpendola con una mannaia e causandole lesioni gravissime: frattura del braccio sinistro, lesioni ai tendini, fratture del setto nasale e della mascella. L’uomo, trasportato d’urgenza all’ospedale Brotzu, era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
Grazie alle immagini della videosorveglianza e alle testimonianze raccolte, gli investigatori della Squadra Mobile hanno identificato l’autore dell’aggressione. La pericolosità sociale del soggetto e la reiterazione delle condotte violente hanno spinto l’Autorità Giudiziaria a disporre nei giorni scorsi l’aggravamento della misura cautelare e l’indagato è stato accompagnato presso la casa circondariale di Uta dagli agenti della Squadra Mobile- Sezione dei reati contro la persona, che hanno svolto le indagini.
Nella giornata di ieri, inoltre, il Questore ha disposto e notificato al gestore, la chiusura del menzionato locale, in quanto, come detto, in carenza di alcuna autorizzazione amministrativa (ai sensi dell’art. 17 ter TULPS)
Le indagini proseguono per chiarire ulteriori responsabilità connesse all’accaduto.











