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MILANO. Paolo Fresu ha suonato ai funerali di Ornella Vanoni, oggi pomeriggio a Milano. Lo aveva richiesto espressamente la cantante prima di morire e il musicista di Berchidda ha esaudito il suo desiderio. È uscito dal fondo della navata della chiesa di San Marco suonando le note di ‘L’appuntamento’ e poi un accenno di ‘Senza fine’ fino ad avvicinarsi alla bara di Ornella Vanoni, sfiorandola con la mano. Il trombettista e compositore jazz, visibilmente emozionato, ha voluto omaggiare così la cantante, sua grande amica, nel giorno della cerimonia funebre a Milano.
"Ci sono parole dette e parole date. Ornella amava la Sardegna e i sardi", ha scritto poi su una nota Paolo Fresu.
"Li amava perché questi danno parole che mantengono e che pesano, seppure le parole importanti e le promesse fatte debbano essere di tutti gli uomini del mondo.
Le nostre sono state intime e private e pertanto in quel luogo comune andavano preservate.
In tantissimi, in questi giorni tristi, mi hanno chiesto morbosamente se avrei suonato al funerale e cosa.
Ho schivato interviste e dichiarazioni, perché ritenevo dovesse essere così, e perché il dolore e l’intimità non hanno mai le giuste parole.
Non so perché mi abbia chiesto di suonare l'appuntamento né, a mia volta, glielo ho voluto chiedere.
Scorrendo il testo potrei comprendere ma ancora una volta le parole, quelle dette e quelle date, vanno solo masticate dentro.
So solo che domani è un altro giorno e che prima o poi, in uno di questi, ci rincontreremo.
Grazie Ornella,
per avere illuminato una fetta di mondo.
Paolo", ha scritto ancora il musicista.












