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TORTOLÌ. In Ogliastra un abitante su otto soffre di diabete mellito di tipo 2. A dirlo è l'Asl che nei giorni scorsi a Tortolì ha organizzato un incontro tra esperti e operatori sanitari per fare il punto della situazione. Secondo i dati i pazienti in trattamento per questa patologia sono oltre 6700. “Una vera e propria epidemia”, come la definisce l'Organizzazione mondiale della sanità.
La riunione si è svolta nella sala conferenze del Centro Salute Mentale di Tortolì, erano presenti medici di medicina generale e gli operatori sanitari, che hanno ascoltato le relazioni e interagito con gli esperti dell'azienda sociosanitaria ogliastrina chiamati ad intervenire.
“Per questo motivo è necessario concepire ed attuare nuove strategie per combattere un fenomeno che è in continua crescita, sia a livello nazionale, sia a livello mondiale”. Della necessità di trovare nuove strade per affrontare questa sfida per la sanità pubblica, si è parlato durante il corso di formazione "La gestione del paziente critico con diabete mellito da parte di un team allargato: come orchestrare la multidisciplinarietà”, organizzato dalla s.c. di Diabetologia e malattie metaboliche della Asl Ogliastra.
“Il nostro servizio segue attualmente oltre 6700 persone che soffrono di diabete mellito di tipo 2 - spiega la dottoressa Gisella Meloni, direttrice della s.c. di Diabetologia e malattie metaboliche della Asl Ogliastra - questo problema, purtroppo, è diventato enorme ed è in continua espansione. Per questo dobbiamo assolutamente unire le forze tra diversi professionisti e parlare lo stesso linguaggio”. Il diabete è una malattia interdisciplinare, per via delle implicazioni che genera nei pazienti: causa infatti complicanze croniche, tra cui problemi cardiovascolari e nefrologici.
“La risposta a cui dobbiamo ambire è quella di creare un'équipe per la presa in carico condivisa del paziente - puntualizza la dottoressa Meloni - occorre creare una rete diabetologica, costruendo una connessione tra pazienti, medici, infermieri e amministrativi. Questo è un passaggio ineluttabile se riusciremo ad avviare un percorso del genere, la gestione multidisciplinare sarà un qualcosa di sistematico che renderà più rapido e fluido l'accesso alle cure per i nostri pazienti”.
Durante le due sessioni del corso si è parlato anche della diagnosi del diabete e degli ultimi sviluppi della tecnologia, soprattutto legati all'autocontrollo glicemico da parte del paziente (applicazione e utilizzo di diversi tipi di sensori) e della possibilità di prescrizione di farmaci innovativi. La chiusura dei lavori ha visto la presentazione di due interessanti casi clinici da parte dell'équipe del servizio di Diabetologia e malattie metaboliche della Asl.















